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domenica 3 luglio 2022

PREDATORI COME LA REGINA ÌZEBEL CHE FU ASSALITA DAI PARASSITI

  

Un re assalito dai parassiti

LA REGINA ÌZEBEL UNA LEONESSA PREDATRICE CHE SOTTOVALUTÒ I PARASSITI

Tra gli animaliil leone, predatore per eccellenza, ritrae il suo testone dal ventre di un bufalo dopo aver divorato il suo cuore, il fegato insieme alle viscere, col folto pelo intriso di sangue, diventa preda pure lui di una nuvola di parassiti di ogni genere.

La savana è affascinante se guardata attraverso uno schermo seduti in poltrona, ma per i suoi abitanti è un inferno di parassiti.

In cima alla catena alimentare il dominante non è il leone ma i parassiti che succhiano il suo sangue, sono loro che chiudono il cerchio essendo di fatto a loro volta la base di cibo per lucertole e uccelli.

Anche il nostro ventre è pieno di parassiti e batteri che producono i putrescenti  macrobioti e microbioti. 

Come pure sono vivai di parassiti tutti rifiuti e le decomposizioni che riducono le cellule morte in minerali che vengono poi assorbiti dalle radici delle piante. Dove c'è sporcizia, putrescenza e decomposizione ci sono pure i parassiti.

Similmente la società umana se paragonata a un corpo ha i suoi parassiti, non mi riferisco ai bisognosi, ma ai nulla facenti, ai nulla tenenti mangiatori di pane a sbaffo, ai furbetti convinti di vivere a spese della società con le infinite domande di sussistenza e richieste di agevolazioni e contributi, bonus per ogni tipo di acquisto di apparecchi in sostituzione di quelli vecchi.

I parassiti, vermi, mosche e batteri sono necessari? Certamente, sono una parte necessaria per chiudere il cerchio della vita decomponendo ogni tipo di fine vita in minerali di ripartenza per altra vita.

Come pure i parassiti sociali sono necessari, perché per prendere le distanze gli altri sono incentivati a salire più in alto, fa eccezione l'avido ricco che per risparmiare, anziché andare al ristorante a pagamento, va alla mensa sociale gratis camuffato da povero. 

Un esempio classico di parassitismo avido, fu Izebelregina per un'ora, perché quando chiese a Nabòt di vendergli la vigna confinante, lui rifiutò per la sua fedele osservanza alla legge di Mosè che imponeva che la terra doveva passare in eredità ai figli, lei assoldò falsi testimoni e lo fece uccidere appropriandosi poi della sua vigna, come fanno i parassiti.

"Appena seppe che Nàbot era stato lapidato, Ìzebel disse ad Àcab: “Avanti, prendi possesso della vigna di Nàbot" 1Re 21:15

 Finì male, il tempo di un’ora e fu buttata dalla finestra dai suoi cortigiani e divenne preda mangiata dai cani, finirono così le sue doti di regina ammagliatrice: 

"...La buttarono giù, e il suo sangue schizzò sul muro ...e ‘I cani mangeranno la carne di Ìzebel..." 2Re 9:33

Pure parassiti furono I sacerdoti in carica a quel tempo, che tacquero all'omicidio di Nabòt e all'appropriazione indebita della vigna e ignorarono i falsi testimoni che accusarono Nabòt. 

Sacerdoti che in quel periodo, erano al vertice del comando perché detenevano contemporaneamente i tre poteri 'legislativo, giudiziario ed esecutivo', ma che tremarono di paura e si inchinarono di fronte a questa feroce regina per un’ora.

La regina Izebel era simile ad alcuni dittatori di oggi che agiscono come una bestia feroce spaventevole, verso coloro che detengono qualche potere, la seguente scrittura ci fa intuire questi soprusi che genereranno l’Apocalisse:

"...rappresentano 10 re che non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno il potere regale per un’ora insieme alla bestia feroce..." Rivelazione 17:12

I dittatori sono come bestie feroci che uccidendo innocenti e si appropriano degli stati altrui distruggendone i loro beni.

 I feroci dittatori si fanno spazio tutto attorno, e sono soli come i cani, ma anche loro sono pieni di parassiti. 

‘C’è il detto: è solo come un Canè’, vi illustro la scena di questo detto: immaginatevi un cane legato a una catena di un metro e mezzo, contro un muro, sotto il sole d'estate 🌞 oppure d'inverno mentre cammina sopra la neve, alcuni cani sono di pelo corto e d’inverno hanno la tremarella per tre mesi. Col suo perenne andirivieni il cane delimita i confini del suo agire con un solco scavato nel terreno a raggio di catena.

Se femmina nel periodo del suo estro attira il randagio occasionale partorendo poi quattro cagnoli tutti belli e paffutelli da piccoli, che pulisce con le sue larghe leccate davanti e dietro per liberarli dai parassiti, mentre li nutre col suo latte, ogni giorno diventa più costoluta col torace a corde di chitarra.

Questo che vi ho appena descritto è un cane di campagna col solo scopo di fare da campanello abbaiando all'avvicinarsi di un estraneo. 

È forse un cane parassita? 

No, la sua è una vita da cani, ma utile al padrone. 

Passa la sua vita ‘solo come un cane ’, frase infelice perché sovente si pronuncia con disprezzo senza pietà, non pensando che il povero cane, se non abbaiasse verrebbe anche bastonato.

Viceversa, ora vi descrivo il cane da appartamento quello per caperci fa da compagnia, profumato, igienizzato, si trova in paradiso, ciotole in ceramica dipinte a mano, piene di abbondante cibo scelto, ampia cuccia di vimini con materassino in piume, passeggiate nel viale con guinzaglio allungabile a 10 metri, cappotto di lana d'inverno e scarpine d'estate e gli abbracci della padrona con baci sulle labbra, biscottini, bagni e pettinatura del pelo col fon. Simile a un re nel suo palazzo rivestito d'oro servito e riverito. Questa è tutta un'altra vita da cani. 

Parassita? 

No, anche lui (il cane) offre compagnia e buon umore.

I cani che hanno leccato il sangue e divorato la carne della regina Izebel ci sono anche oggi sotto le sembianze dei guerrafondai mercenari che si rivolteranno contro il loro dittatore che vuole la vigna del vicino, e agisce da re, che per un'ora fa tremare il Mondo. 

Con la scusa che la vigna del vicino è piena di gramigna, loro si offrono gratuitamente per bonificarla, e zitti-zitti se ne appropriano, dimenticando l'idea che il territorio una volta liberato dalla gramigna, lo devono restituire al loro legittimo proprietario. (Ha-ha fregato) 

Il pensiero conclusivo è che; il parassitismo è sempre molto fastidioso, a volte infetta il leone e riduce il dittatore re per un’ora a una vita da cani

En.. di Ab....


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LA PACE È POSSIBILE?

  

Pecora che va al macello 
LA PACE NON PUÒ ESSERE IMPOSTA, NÈ CON LA FORZE E NEPPURE CON ARMI PSICOLOGICHE

Falso pure il rito cattolico di "TI DO LA MIA PACE" al termine della messa, perché chi ti dice questa frase si sente in pace con te, non è detto che pure tu ti senta in pace con te stesso e con lui.

La pace è singola, tu ti senti in pace con tutti sé nel tuo io sei in pace.

La pace ci sarà solo quando tutti avranno il proprio io in pace.

Sono gli obiettori di coscienza, coloro che sono neutrali e non partecipano a nessuna guerra, questi sono i promotori della pace, coloro che si ritirano di fronte ai contrasti e non partecipano mai alle contestazioni.

Non sono le regole sull'ubbidienza e sull'umiltà che producono la pace, Mosè era il più umile fra gli uomini, ma si arrabbiò sovente, ruppe la tavole dei dieci comandamenti, polverizzò l'idolo del vitello d'oro, si arrabbiò col popolo alle acque di Meriba e altro, eppure fu definito da Dio 'il più mansueto fra gli uomini:

"Ora Mosè era di gran lunga il più mansueto di tutti gli uomini sulla faccia della terra" Numeri 12:3

La mansuetudine, l'umiltà e l'obbedienza,  non generano in automatico la pace, perché la pace è uno stato d'animo interiore del proprio io.

L'uomo imperfetto potrà mai ottenere la pace? Sembra impossibile ma c'è l'ha può fare. Vediamo come.

Prendiamo come esempio una martoriata famiglia di questi ultimi giorni, sentiamo ogni giorno notizie strazianti, tipo: figlio che ammazza il padre e viceversa, marito che accoltella la moglie, genitore che spara ai figli e al coniuge e poi si toglie la vita, donna che spara al vicino perché maltratta il suo cane, ecc.

Una famiglia a tre con figlio quarantenne che vuole subentrare al padre nella gestione della casa, sovente genera liti in famiglia che possono degenerare in atti violenti, non solo quando i tre si sentono tutti galli, ma anche quando soltanto due si sentono galli. La pace ci sarà solo con un gallo.

È impossibile che due galli in un pollaio assumano l'indole di gallina.

Viceversa nella famiglia si può ottenere la pace con un autocontrollo permanente.

Non basta non cominciare per primo ne intervenire se attaccati e voler solo difendersi, è necessario tacere e non reagire non difendersi anche se attaccati, esercitando l'autocontrollo che da quella pace del proprio io. 

Gesù ci riuscì, comportandosi come una pecora che va allo scannatoio, davanti ai suoi accusatori rimase in silenzio a subire le angherie dei bulli di turno, come si legge:

“È stato portato come una pecora al macello; come un agnello che rimane in silenzio davanti al suo tosatore, così lui non apri bocca" Atti 8:32

Quando tutti saremo con la pace interiore come aveva Gesù ci sarà pure la pace collettiva.

Difficile? Certamente, ma possibile, se si raccolgono insieme tutti quelli d'indole mite separandoli dai violenti, pure la gramigna sarà separata insieme alle cose che fanno inciampare ed eliminata. 

Vi starete chiedendo chi ha l'autorità e la potenza di farlo? Saranno i Santi e i giusti come si legge:

"Perciò, come la zizzania è raccolta e bruciata nel fuoco, così avverrà alla conclusione del sistema di cose. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, e questi raccoglieranno fuori dal suo Regno tutte le cose che portano a peccare e le persone che praticano l’illegalità, e le getteranno nella fornace ardente... In quel tempo i giusti risplenderanno fulgidamente come il sole nel Regno del Padre loro. Chi ha orecchi ascolti" Matteo 13:40

La pace ce l'ha solo chi è disposto a subire l'ingiustizia.

Voi mi dite: "ma Gesù era perfetto" e io vi rispondo: "Abele no, ma aveva pace interiore".

NOI PER COMINCIARE A PRODURRE PACE, COMINCIAMO A 'SEMPLIFICARE'

 'Semplificare, semplificare e ancora semplificare' ora esiste il caos, tutti sanno tutto, ma nessuno sa veramente, ora esiste solo il caos a tutti i livelli, si deve urgentemente semplificare.


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ENDIAB